Bilancio Partecipativo 2023
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Dal Bilancio partecipativo all'amministrazione condivisa - 2° incontro formativo
Comune di Vignola
Labsus
Pares
Comitato di Garanzia
"L’Amministrazione condivisa: i principi, gli strumenti, i processi. Come la relazione collaborativa innova il ruolo degli enti locali"
Incontro formativo con Labsus sulle possibilità di applicazione degli strumenti di amministrazione condivisa.
Riunione dei verbali
Martedì 18 luglio si è tenuto il secondo incontro di formazione sul tema dei beni comuni urbani. Titolo dell’incontro “L’amministrazione condivisa: i principi, gli strumenti, i processi. Come la relazione collaborativa innova il ruolo degli enti locali”.
I partecipanti
Hanno partecipato all’incontro, oltre al relatore, Pasquale Bonasora, presidente di Labsus, 12 persone:
- 5 tecnici comunali
- 1 amministratore
- 3 componenti del comitato di garanzia
- 3 facilitatori
Obiettivi
L’incontro formativo, rivolto prioritariamente a tecnici comunali ed amministratori, ma aperto anche ai cittadini interessati, ha avuto la finalità di approfondire le norme che stanno alla base dell’amministrazione condivisa, entrando nello specifico dei regolamenti dei beni comuni.
Articolazione delle attività
La responsabile di progetto introduce il secondo incontro formativo, nell’ambito del percorso partecipativo complessivo “Bilancio Partecipativo 2023: persone – progetti – beni comuni”.
Dopo il primo incontro svoltosi giovedì 6 luglio, finalizzato ad avere una panoramica generale sull’argomento, questo secondo incontro è rivolto prioritariamente ad amministratori e a tecnici comunali e si entrerà più specificamente nelle modalità di applicazione degli strumenti e dei processi.
La parola passa poi al relatore, Pasquale Bonasora, presidente di Labsus. Il principio cardine su cui si basa l’amministrazione condivisa è l’art.118, comma 4 della Costituzione, che stabilisce due principi chiave:
- la libera iniziativa dei singoli e delle associazioni, non solo quindi degli organi costituiti;
- le PA devono favorire questi processi (non solo i Comuni, ma anche le Unioni di Comuni, le Città Metropolitane, …)
Ci sono poi Leggi Regionali sull’amministrazione condivisa: es – Regione Lazio e Regione Toscana
Sentenza della Corte Costituzionale: sentenza 131/2020 https://www.cortecostituzionale.it/actionPronuncia.do A seguito di una richiesta della Regione Umbria. Da questa sentenza i percorsi di amministrazione condivisa sono stati accettati al pari delle altre procedure di affidamento.
Primo regolamento dei beni comuni: Comune di Bologna (22.02.2014). Negli scorsi mesi il Comune di Bologna ha approvato un nuovo regolamento ed ha inglobato anche i percorsi di co-progettazione e co-programmazione: https://www.comune.bologna.it/regolamenti/regolamento-collaborazione-soggetti-civiciamministrazione-beni-comuni-urbani
Esperienza del Lago di Bracciano: 3 Comuni (Anguillara Sabazia – Bracciano – Trevignano) hanno costruito un regolamento condiviso per un bene Comune: il lago. https://www.labsus.org/2019/05/il-regolamento-del-lago-il-valore-di-unalleanza/
Es: i contratti di fiume nella maggior parte dei casi non funzionano, perché gestiti in modalità verticalistica.
L’applicazione del regolamento dei beni comuni ha una ricaduta sugli altri regolamenti comunali: - regolamento dei contributi - regolamento dei tributi Importante la quantificazione del bene comune. Il valore del progetto è direttamente collegato al valore economico.
Intervento – il processo di approvazione del regolamento deve essere un percorso trasversale tra i diversi uffici e anche tra dirigenza e amministratori Risposta – importantissima una visione sistemica dei percorsi collaborativi – Condividere una visione.
Analisi del prototipo del regolamento dei beni comuni redatto da Labsus (allegato al presente verbale)
CAPO 1 – DISPOSIZIONI GENERALI
- Art. 1 – finalità, oggetto e ambito di applicazione
- Art. 2 – definizioni
- • chi può sottoscrivere i patti di collaborazione (cittadini attivi, anche bambini, singoli o associati)
- • imprese (sì/no)
- beni materiali ed immateriali
- interventi non sostitutivi di servizi essenziali;
- tre livelli: 1. cura in forma condivisa (il patto deve essere generativo); 2. gestione condivisa (in un’ottica di continuità e di sostenibilità economica); 3. rigenerazione di uno spazio Spazio pubblico, inteso anche come spazio culturale (biblioteca), sportivo (campo da calcio, da basket, …)
Art. 3 – principi generali
- fiducia reciproca
- Affidamento diretto possibile perché non è esclusivo, ma è con l’amministrazione e sempre aperto a nuovi accessi:
- responsabilità;
- inclusività e apertura;
- partecipazione dei bambini (non solo coinvolgimento dei più piccoli nelle attività di cura, ma anche ascolto del loro punto di vista);
- sostenibilità;
- proporzionalità;
- adeguatezza e differenziazione;
- informalità;
- autonomia civica;
- prossimità e territorialità
Art. 4 – cittadini attivi
Art. 5 – patti di collaborazione
Il contenuto dei patti può variare, ma alcuni elementi sono identificativi dei patti. Ad esempio il monitoraggio e la valutazione (da inserire indicatori che ci permettono di misurare l’attuazione dei risultati). La copertura assicurativa è un obbligo.
Essenziali sono i primi punti indicati nell’articolo: obiettivi, durata, modalità di azione e reciproci impegni, …
Durata massima: 9 anni. La durata non limita l’accesso di nuovi soggetti. Il patto è flessibile. Il patto giunto al termine può essere rinnovato (tacito rinnovo o nuova co-progettazione).
CAPO II – DISPOSIZIONI DI CARATTERE PROCEDURALE
Ufficio per l’amministrazione condivisa:
a) un referente per ogni area dell’amministrazione;
b) ufficio unico;
c) ufficio ibrido (ad esempio Comune + TDNP)
Art. 7 – patti di collaborazione ordinari
- interventi di modesta entità;
- importante lo spazio dedicato alla “co-progettazione”: se si comprime questo spazio, il progetto è destinato al fallimento
Art. 8 – patti di collaborazione complessi
CAPO III – CURA, RIGENERAZIONE E GESTIONE CONDIVISA DI IMMOBILI E SPAZI PUBBLICI
CAPO IV – FORME DI SOSTEGNO
Esempi:
- prevedere una voce di bilancio per acquisto di beni di consumo;
- esenzione dalla tassa di occupazione suolo pubblico;
- raccolta fondi
Patti di collaborazione e impresa sociale hanno un obiettivo comune: il benessere della comunità
CAPO V – COMUNICAZIONE, TRASPARENZA E VALUTAZIONE
CAPO VI – RESPONSABILITA’ E VIGILANZA
Copertura assicurativa
Albo dei cittadini attivi interessati
Informazione sui rischi e sulle misure di prevenzione e di emergenza
Importante la visione: da oggi a 3 anni come vedo quel bene comune
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In allegato:
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