Bilancio Partecipativo 2023
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Dal Bilancio partecipativo all'amministrazione condivisa - 1° incontro formativo
Comune di Vignola
Comitato di Garanzia di Vignola Partecipa
Labsus
Pares
liberi cittadini
"Dalle parole ai patti: come l’amministrazione condivisa e i patti di collaborazione liberano le energie di una comunità".
Incontro formativo con Labsus sulle possibilità di applicazione degli strumenti di amministrazione condivisa.
Riunione dei verbali
Giovedì 6 luglio si è tenuto il primo incontro di formazione sul tema dei beni comuni urbani. Titolo dell’incontro “Dalle parole ai patti: come l’amministrazione condivisa e i patti di collaborazione liberano le energie di una comunità”.
I partecipanti
Hanno partecipato all’incontro, oltre al relatore, Pasquale Bonasora, presidente di Labsus, 13 persone:
- 4 tecnici comunali
- 1 amministratore
- 2 componenti del comitato di garanzia
- 3 cittadini
- 3 facilitatori
Obiettivi
L’incontro formativo, aperto a tecnici comunali, amministratori e cittadini interessati, ha avuto la finalità di
introdurre le tematiche dell’amministrazione condivisa attraverso la conoscenza dei riferimenti normativi e di
esperienze già attive in altri territori comunali.
Articolazione delle attività
La responsabile di progetto delinea il contesto in cui è collocata l’attività formativa:
- progetto presentato dal Comune di Vignola al bando partecipazione 2022 della Regione Emilia-Romagna;
- percorso partecipativo iniziato a febbraio e sviluppato attraverso le diverse fasi del bilancio partecipativo: raccolta delle proposte, valutazione e co progettazione, voto e risultati comunicati ai cittadini;
- il percorso prevede uno sviluppo ulteriore: una formazione sul tema dei beni comuni finalizzata ad elaborare le linee guida, affinché l’amministrazione possa essere dotata di un regolamento dei beni comuni urbani;
- i momenti formativi sono due: il primo, stasera, aperto a tutte le persone interessate per avere una panoramica generale sull’argomento; il secondo, in programma martedì 18 luglio, rivolto prioritariamente ad amministratori e a tecnici comunali, in cui si entrerà più specificamente nelle modalità di applicazione degli strumenti e dei processi.
La parola passa poi a Pasquale Bonasora.
Chi è LABSUS? Un Ente del Terzo Settore che dal 2005 lavora sulle forme di collaborazione tra cittadini e istituzioni. Gli ambiti di intervento dell’APS sono principalmente:
- ricerca
- accompagnamento ai territori
In Italia attualmente sono attivi circa 300 regolamenti sui beni comuni urbani, dalle realtà più piccole a quelle più grandi (ultimo ad aver approvato il regolamento dei beni comuni urbani è il Comune di Roma). Per un totale di più di 7000 patti di collaborazione.
Il principio cardine su cui si basa l’amministrazione condivisa è l’art.118, comma 4 della Costituzione:
“Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.”
Apertura al singolo cittadino – le persone possono presentare un’idea all’amministrazione, che “favorisce” la persona.
Commissione Rodotà – 3 principi dei beni comuni LABSUS – aggiunge altri 3 principi:
1. dietro ogni bene c’è sempre una comunità;
2. il legame rafforza il legame sociale;
3. individuare i beni significa riconoscerli
Esperienza di CARDITELLO
Area in disuso attualmente gestita da una fondazione di partecipazione e da una cooperativa sociale che si occupa dei terreni circostanti.
Passi fondamentali:
PRIMO PASSO – Adozione di un regolamento per la cura dei beni comuni. Impegno dell’Amministrazione e della comunità
SECONDO PASSO – Creazione di un ufficio. Interfaccia tra cittadini e amministrazione pubblica.
TERZO PASSO – Creazione di uno spazio web. Sul sito istituzionale del Comune creazione di un’area dedicata ai patti di collaborazione, questo per garantire partecipazione e assoluta trasparenza.
Attività di interesse generale.
QUARTO PASSO – Co-progettazione
La co-progettazione del patto ha un ruolo fondamentale. Tra Ente Pubblico e cittadini: un rapporto biunivoco di fiducia.
Per costruire un patto:
a) proposta di un bene comune;
b) co-progettazione;
c) attivazione di un patto di collaborazione
Articoli importanti della Costituzione:
- art. 117, art. 118 (1° comma), art. 118 (4° comma)
Attivazione di forme di tutela per i cittadini.
Discussione con i presenti:
B. - bilancio partecipativo: esperienza positiva. Le idee generano idee: in campo già proposte per il prossimo anno
B. - ancora diffidenza di molti cittadini verso queste forme di partecipazione attiva;
- importanza del coinvolgimento delle scuole
T. - regolamento importante. Favorisce il principio di trasparenza.
BO. - Le regole diventano un processo: chiunque arriva rispetta le regole. Il patto di collaborazione diventa un buon modo per gestire il conflitto. Il patto di collaborazione è nell’interesse generale di tutti i soggetti in campo. E’ un riconoscimento reciproco.
Esempi di patti di collaborazione già attivati:
1. Esempio semplice
Patto di collaborazione attivato dal Comune di Trento per la gestione di un’aiuola.
Elementi costitutivi:
- co-progettazione di tutti i soggetti coinvolti;
- oggetto;
- modalità di collaborazione;
- impegni dei partner coinvolti;
- forme di sostegno;
- responsabilità.
2. Esempio complesso
Patto di collaborazione del Comune di Adelfia “La buona terra: legami di prossimità”. Elementi costitutivi sono i medesimi, ma maggiori sono gli attori coinvolti e più complesse sono le finalità del patto.
Per approvare un regolamento esistono diverse modalità:
- approvazione del regolamento in CC e attivazione dei patti;
- approvazione delle linee guida per il regolamento con Delibera di GC – sperimentazione dei patti di collaborazione – approvazione del regolamento in CC.
Importante: un logo che identifica il regolamento ed i patti di collaborazione attivati a seguito dell’approvazione del regolamento medesimo.
In allegato: slides presentate durante l’incontro di formazione
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